domenica 7 maggio 2017

Osea -- Cantico 2,8-3,5

2,8 Una voce! Il mio diletto!

Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.

9 Somiglia il mio diletto a un capriolo

o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.

10 Ora parla il mio diletto e mi dice:

«Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!

11 Perché, ecco, l'inverno è passato,

è cessata la pioggia, se n'è andata;

12 i fiori sono apparsi nei campi,

il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.

13 Il fico ha messo fuori i primi frutti

e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!

14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,

nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro».

15 Prendeteci le volpi,

le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.

16 Il mio diletto è per me e io per lui.

Egli pascola il gregge fra i gigli.

17 Prima che spiri la brezza del giorno

e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.


3,1 Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l'amato del mio cuore;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.

2 «Mi alzerò e farò il giro della città;

per le strade e per le piazze;
voglio cercare l'amato del mio cuore».
L'ho cercato, ma non l'ho trovato.

3 Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda:

«Avete visto l'amato del mio cuore?».

4 Da poco le avevo oltrepassate,

quando trovai l'amato del mio cuore.
Lo strinsi fortemente e non lo lascerò
finché non l'abbia condotto in casa di mia madre,
nella stanza della mia genitrice.

5 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,

per le gazzelle e per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l'amata

finché essa non lo voglia.

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